Si chiama landing page una pagina realizzata in modo da contenere tutto ciò di cui necessita il visitatore che ha fatto una precisa ricerca sui motori.
Gli obiettivi sono:
- ridurre il più possibile il numero di click del visitatore dal momento in cui lascia il motore seguendo il link a quello in cui individua, sul sito stesso, l’oggetto della sua ricerca;
- fare arrivare a destinazione al visitatore evitando la ricerca della pagina di suo interesse dalla home del sito;
- semplificare la comunicazione con il visitatore, eliminando ogni interferenza o fattore di distrazione;
- ridurre la portata comunicativa a quanto si possa desumere sia il desiderio del visitatore in relazione alla chiave cercata sul motore di ricerca;
- monitorare le azioni effettuate dal visitatore in relazione alla chiave di ricerca che lo ha condotto alla pagina.
In sostanza, viene ribaltato il concetto classico di sito strutturato top-down, in cui il visitatore arriva alla home, naviga le pagine per arrivare a quelle che gli interessano e formalizzare l’acquisto. La landing page, fatta per una chiave di cui è possibile determinare il desiderio che la motiva, tenta di presentare ciò che soddisfa la necessità, senza ulteriore navigazione.
Una buona landing page deve:
- essere ottimizzata per pochissime chiavi o addirittura anche una sola;
- avere una grafica minima e nessuna fonte di distrazione;
- contenere solo il messaggio che soddisfa la potenziale ricerca fatta;
- contenere una sola azione principale (acquisto, richiesta contatto, richiesta preventivo, ecc);
- registrare il comportamento del visitatore se effettua o meno l’azione predisposta.
La landing page trova ottimo impiego nelle fasi di studio delle visite e della conversione visitatore/cliente in relazione alle chiavi di provenienza. I risultati di tali studi, infatti, consentono di minimizzare le innumerevoli interferenze che un sito sempre dà, in virtù delle numerose pagine, dei temi trattati e della struttura che se ottimale per un visitatore, non lo è per l’altro.