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Le 5 regole d’oro per scegliere correttamente il nome del dominio

Scegliere correttamente il nome del dominio: suggerimenti ed errori da evitare nel 2016

Il mondo digitale si evolve e muta in continuazione, soprattutto in ambito SEO: in passato i vari aggiornamenti negli algoritmi dei motori di ricerca ci hanno dimostrato, talvolta purtroppo a nostre spese, come possa essere deleterio per le visite del nostro sito non rimanere costantemente aggiornati ed informati.

Oggi vogliamo porre la nostra attenzione su un particolare aspetto di grande interesse per webmaster ed esperti SEO: la scelta del nome del dominio.

Nome della società o parole chiave?

Fino a qualche anno fa era altamente consigliato includere la parola chiave nel domino, o addirittura acquistare (quando possibile) il dominio con l’esatta chiave di ricerca di nostro interesse. Questa tecnica veniva chiamata exact match domain: per fare un esempio, un negozio di giocattoli per bambini avrebbe optato per il dominio www.giocattolibambini.it, ottenendo in brevissimi tempi evidenti benefici nel posizionamento del proprio sito.

Una tecnica che risultava molto fruttifera un tempo, e che per questo era in genere il primo accorgimento adottato dai webmaster in un’ottica SEO, talvolta sacrificando il vantaggio non indifferente di vedere il nome della propria azienda nell’URL.

Con il trascorrere del tempo e l’entrata in funzione di aggiornamenti sempre più sofisticati, in modo particolare il Penguin Update di Google, questo parametro ha perso sempre di più la sua importanza fino a risultare addirittura controproducente in alcuni casi. I motori di ricerca tendono attualmente ad incentivare la creazione di nomi di domini che contengano il marchio, il nome dell’azienda o della società nell’intento di scoraggiare la creazione e l’assegnazione di nomi di domini creati in ottica più “spam”.

Allo stato attuale è quindi consigliabile orientarsi su un nome di dominio che rispetti tali caratteristiche in quanto, vista la tendenza nel lungo periodo, questa strategia potrebbe offrire i migliori risultati in termini di SEO e di Brand Identity.

Quale estensione scegliere?

Gli esperti SEO sono sempre più concordi nell’affermare che l’estensione finale non abbia nessuna influenza sul posizionamento del dominio: nessun peggioramento o miglioramento quindi. In questo caso è quindi il buon senso a dettare la scelta dell’estensione migliore: per un sito che si rivolge ad un’utenza italiana è spesso (ma non sempre) preferibile optare per domini .it

Un’ottima idea è quella di dare un’occhiata alla vastissima gamma delle nuove estensioni disponibili: immaginiamo una birreria con sito dall’estensione .beer , cosa si può volere di più?

Lunghezza del dominio

Un altro aspetto di non poca importanza, anche se non strettamente connesso alla SEO, è la lunghezza del nome di dominio. Scegliere un nome chiaro e breve, anche se questo può comportare una ricerca più lunga tra i domini liberi, è sempre auspicabile. In questo modo non si rischia di ingenerare confusione o errori di scrittura nell’utente, facendoci perdere preziose connessioni da parte dei potenziali clienti. In linea di massima, una buona regola è quella di evitare nomi di domini composti da più di tre parole unite assieme, per far sì che il nome rimanga facilmente memorizzabile e fruibile.

Non imitare!

Plagiare il nome di un competitor o cercare di indurre in confusione gli utenti è una pratica che si rivelerà deleteria per il successo del sito. Al di là dell’essere eticamente e professionalmente scorretto, è segno di mancanza di personalità e di un brand distintivo, e nei peggiori dei casi può portare il webmaster di fronte al giudice.

Trattini e numeri

Sebbene infarcire il nome del dominio con trattini e numeri sia sicuramente una scelta poco felice, un uso sapiente dei simboli può rivelarsi una strategia efficiente in molti casi. Il trattino può infatti essere la soluzione migliore quando il nome del dominio di cui non vogliamo fare assolutamente a meno risulti già occupato in tutte le estensioni disponibili; in alcuni casi, anzi, un trattino tra le parole chiave può garantire una maggiore chiarezza visiva.

Un esempio divertente? Pensiamo ai siti itscrap.com (azienda IT Scrap) oppure whorepresents.com (Who Represents?) sicuramente un trattino tra le parole non avrebbe guastato, anzi!

Analogo discorso per quanto riguarda i numeri: il prezzo da pagare qui è una maggiore difficoltà nella dettatura vocale del nome del dominio, che può confondere l’utente o risultare di più difficile memorizzazione.

Per quanto riguarda la SEO invece è un parametro che non riveste particolare importanza, e allo stato attuale non dovrebbe influire in alcun modo sul posizionamento.

 

Ultimi accorgimenti

Se disponete di un marchio è necessario ricordarsi di registrarlo in trademark e, se possibile, acquistare il dominio nelle estensioni più importanti disponibili (it, net, com, org) in modo da impedire che un competitor poco corretto lo acquisti nel tentativo di proporsi alla clientela con il nostro marchio registrato (anche se le leggi italiane ed europee sono abbastanza chiare a riguardo, sempre meglio evitare lunghi e dispendiosi processi).

Un parametro spesso sottovalutato è la durata di acquisto del dominio: i motori di ricerca sembrano “preferire” domini acquistati per più anni consecutivi a venire, rispetto a quelli a scedenza annua.

E’ bene infine verificare la disponibilità dello stesso nome anche sui social network.

Veronika Gaziova, classe 1987, si occupa di grafica pubblicitaria e SEO per diverse aziende, tra cui la tipografia online StampaVolantini.org
E’ appassionta di advertising, social marketing, brand management e di nuove tecnologie applicate al settore dell’online e dell’offline marketing.

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